Il foglio Piano di ammortamento Crit. finanziario contiene le principali informazioni necessarie per compilare i prospetti da riportare in Nota Integrativa.
Nel prospetto viene riportato, per ogni periodo di rimborso, l’importo del Canone (suddiviso in Quota Capitale e Quota Interessi), le Rate residue e il Debito residuo.
E’ possibile redigere un Piano di Ammortamento se il contratto di Leasing a cui si fa riferimento viene contabilizzato in base al metodo Finanziario.
Lo IAS 17, infatti, ai punti 20 e 25 (relativi ai beni in Leasing Finanziario) stabilisce:
La corretta visualizzazione del piano di ammortamento è subordinata alla compilazione dei Dettagli importo finanziato, richiesti nella prima parte del foglio:
– Apporre check su Spese istruttoria se si vogliono includere tali spese nel calcolo dell’importo finanziato.
– Scegliere il tipo di rendita, apponendo check su Rendita anticipata o Rendita posticipata
Forniti i dati richiesti, il software elabora il piano di ammortamento finanziario per tutta la durata contrattuale, completo, per ogni rata, di:
– relativa scadenza
– importo del canone
– quota capitale
– quota interesse
– debito residuo
– n° di rate residue
La procedura ripartisce l’importo finanziato in canoni, all’interno dei quali viene distinta la Quota Capitale e la Quota Interesse. Sottraendo all’importo finanziato di volta in volta il canone corrisposto, per ogni anno viene ricalcolato il debito residuo e conteggiato il n° di rate ancora da pagare.
L’importo finanziato
L’importo finanziato è pari al costo sostenuto dal concedente diminuito dell’importo pagato anticipatamente dall’utilizzatore (maxicanone e canoni anticipati). L’importo finanziato è anche pari alla somma del valore attuale dei canoni periodici e del valore attuale del prezzo di riscatto.
Nel caso di opzione per includere le spese di istruttoria nel tasso di interesse l’importo finanziato varierà di conseguenza, risultando l’importo delle spese di istruttoria incluso negli interessi.
Si osservi che il totale degli interessi è uguale sia nel caso della rendita anticipata che in quello della rendita posticipata, poiché la differenza tra le due rendite consiste solo nella differente quantizzazione temporale delle quote capitale e di interesse, lasciandone immutato l’importo complessivo.
Il tasso implicito di calcolo
Il tasso implicito di calcolo è quello che deve essere utilizzato per il calcolo del valore attuale delle rate di canone non scadute, da fornire nelle informazioni richieste nella nota integrativa al bilancio.
L’art. 2427 p. 22 prevede si tratti di un tasso di interesse effettivo.
L’OIC 1 prevede che il suo “calcolo non è sempre di immediata effettuazione, a causa della varietà delle possibili formulazioni adottate in sede contrattuale tra le parti.
Nei contratti di locazione finanziaria, ancorché il saggio di interesse applicato possa essere esplicitamente indicato (e normalmente così avviene), non necessariamente tale valore rappresenta il tasso d’interesse effettivo, che invece è calcolato in funzione dei complessivi oneri finanziari che gravano sulla locazione e della durata del contratto in base ai diversi periodi di tempo intercorrenti dalla data di entrata in vigore del contratto sino a ciascuna scadenza periodica”.